Dallo stesso autore di questo blog: Carmine Colella

martedì 29 novembre 2011

Maggio 1944

Panico.

- Travestiti! – disse Elia al marito.

Pezzuola stretta al mento, gonnellona, andatura zoppicante, secchio in mano, Danilo si avviò al pozzo.

Metallici elmetti presidiavano il paese.

Oltrepassata la parabola visiva, corsa repentina, via nella boscaglia.

Colline si tinsero di rosa, i crucchi alleggerirono l’aria della loro presenza.

- Danilo, ‘un ci crederai. Stamani ho visto corre’ ‘na vecchia pareva ir vento. I tedeschi fanno trottà pure le bacucche! -

- Ci credo! Ero io la vecchia. -

Ilarità nella casa degli sfollati.

Rise anche Ginetta: il figlio in grembo, morte nel cuore, lo sposo sepolto tra le macerie nella Livorno massacrata.


Autrice: Mini Paola

2 commenti:

  1. @ PAOLA: complimenti sinceri: breve ma molto d'effetto.
    Alla generazione come la mia che quei tempi non li hai mai conosciuti (essendo nata dopo)pare impossibile che sia stato tutto vero; ascoltandolo narrato in genere dai genitori e dai nonni.

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  2. Io mi trovo in un racconto di un nonno... quando la buona anima di mio nonno mi raccontava della guerra, dei problemi e di quelle cose che, alla fine, facevano ridere...anche se, in quel periodo, c'era poco da ridere....

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