Dallo stesso autore di questo blog: Carmine Colella

martedì 8 novembre 2011

Senza fine

Claudia uscì di casa e salì sulla sua Punto. Mise in moto e subito si trovò immersa nel traffico della città. Le strade erano addobbate per le feste dell’imminente Natale. Era il 20 dicembre 2012, il giorno prima della “presunta” fine del mondo. Dette uno sguardo fuori dal finestrino. Aveva sempre immaginato la fine del mondo anticipata da mesi di catastrofi naturali, da graduali inversioni della polarità magnetica e dell’asse terrestre. Niente di tutto ciò era avvenuto. Finse un sospiro di sollievo e sorrise.Ma Claudia si stava sbagliando clamorosamente.

Durante la notte il nucleo terrestre si spense. Come un fiammifero che ha esaurito lo zolfo, la fissione nucleare spontanea che lo aveva alimentato fino allora, spontaneamente s’interruppe e, in un istante, la massa incandescente divenne di un colore rosso bruno e la temperatura repentinamente iniziò a precipitare dai 3000°, dirigendosi velocemente verso i meno 273 dello zero assoluto.

In un istante tutti i corpi degli abitanti della terra si congelarono. La cosa avvenne in modo del tutto indolore perché, a essere bloccati, furono subito anche i terminali nervosi. Purtroppo il cervello, isolato termicamente dal resto del corpo, rimase perfettamente funzionante e tutti, uomini e donne, ebbero coscienza di quello che stava avvenendo. Le menti, perfettamente lucide, si resero conto della trappola mortale nella quale solo il corpo era incastrato. Alla morte di esso, purtroppo, non fece riscontro la morte delle capacità intellettive. E fu angoscia. Alla volontà di fuggire, di opporsi a quella drammatica fine, i corpi freddi e inermi non erano in grado di rispondere.

I più fortunati impazzirono, mentre gli altri rimasero prigionieri del terrore per un tempo infinito che nessun orologio era ormai più in grado di misurare.

FINE


Autore: Paolo Bartolozzi


Curriculum letterario dell'autore:

Sono nato nel 1953 a Monsummano Terme, nella campagna toscana, poi, per motivi di lavoro, mi sono trasferito a Ivrea, in provincia di Torino, dove vivo tuttora.

Durante la mia carriera ho insegnato, fatto il dirigente industriale e infine il consulente aziendale, viaggiando e vivendo all’estero per molti anni, principalmente in Centro e Sud America, Africa e Francia.

Sposato e con una figlia, da qualche anno mi sono dedicato ai miei hobby preferiti tra i quali scrivere.

Ho da poco pubblicato il mio primo romanzo “Il primo caso del detective Depardieu”, un giallo, con il quale sono risultato finalista del premio Nero Wolfe e attualmente nella terna finale del Premio Poeti e Scrittori Italiani Contemporanei.

https://sites.google.com/site/bartolozzipaolo/

1 commento:

  1. Che caso strano! Io sono di Pistoia e sono stato dal 1990 al 2003 a Torino e dintorni...
    Spero che non sia così la fine del mondo....
    Non so se posso scriverlo ma hai partecipato all'antologia 365 racconti per la fine del mondo? In bocca al lupo

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