Dallo stesso autore di questo blog: Carmine Colella

venerdì 9 aprile 2010

Mnemotecniche: Tecnica della conversione fonetica per memorizzare i numeri






La mnemotecnica della conversione fonetica è la tecnica più importante per memorizzare i numeri, ma non solo perché vi permetterà, in seguito, di creare uno schedario mentale immenso (Nota 1) in grado di farvi memorizzare una mole spaventosa di informazioni!

La tecnica fu inventata dal matematico tedesco Stanislaus Mink von Wennsshein e divulgata dal celeberrimo filosofo Leibniz!

Dopo varie modifiche e adattamenti alle varie lingue, è giunta fino a noi nella sua versione più efficace, quella che vi spiegheremo in questo articolo!

L'intuizione alla base della tecnica è geniale, ma, al tempo stesso, estremamente semplice!

L'idea di base è che, dato che i numeri sono entità astratte e quindi difficili da memorizzare, associando, in maniera convenzionale, i suoni fonetici grammaticali delle consonanti ai dieci numeri di base potremo creare delle parole da trasformare poi in immagini secondo le regole spiegate nell'articolo sulla visualizzazione!

Non temete, farlo in pratica sarà molto più semplice che spiegarlo!

La caratteristica più straordinaria di questa mnemotecnica è che non importa la lingua in cui vogliamo utilizzarla, funzionerà lo stesso perché è stata creata per essere universale!

Il segreto della conversione fonetica sta nel fatto che i dieci numeri di base non vengono convertiti in lettere, come si faceva inizialmente, e che possono essere diverse da lingua a lingua, ma vengono convertiti nei corrispondenti suoni fonetici delle lettere che sono uguali in tutte le lingue!

La prima cosa che dovrete fare sarà memorizzare gli abbinamenti fonetici tra suoni e numeri!

Memorizzando la tabella che vi proponiamo di seguito sarà molto semplice anche perché, per ogni associazione, proporremo un abbinamento in base a delle analogie di forma tra numero e lettere corrispondenti!

TABELLA DI CONVERSIONE FONETICA

Numero ---------- Suono -------------- Lettere ---------- Esempio

1 ----------------- dentale ------------ T, D -------------- thè, dio, atto
2 ----------------- nasale ------------- N, GN ------------ neo, anno, gnù
3 ----------------- mugolante --------- M ---------------- amo, emo, miao
4 ----------------- vibrante ----------- R ---------------- ara, re, oro
5 ----------------- liquido ------------- L, GL ------------ ali, lui, aglio
6 ----------------- palatale ------------ C, G ------------- ciao, oggi, gelo, cielo
7 ----------------- gutturale ----------- CH, K, GH ------- occhio, eco, chi, qui, ago, acca
8 ----------------- labiodentale -------- F, V ------------- ufo, uva, via, uffa
9 ----------------- labiale -------------- P, B ------------- boa, ape, oppio
0 ----------------- sibilante ------------ S, SC, Z --------- sei, esse, zio, ascia


Fate particolare attenzione a quelle lettere che nella nostra lingua si scrivono uguali, ma si pronunciano in maniera diversa come c e g, ricordate sempre che nella conversione fonetica è importante il suono, non la lettera!

Per memorizzare più facilmente gli abbinamenti ecco delle analogie visive che possono aiutarvi:

1 somiglia molto ad una t con l'asticella orizzontale storta
2 sdraiato somiglia ad una N
3 sdraiato somiglia ad una m
4 ruotata somiglia ad una R
5 la sua parte superiore somiglia ad una L sdraiata
6 somiglia ad una g ribaltata
7 la k è formata da due 7 giustapposti per l'angolo
8 è molto simile ad una f scritta in corsivo
9 è una b capovolta ed una p ruotata
0 assomiglia proprio ad una bocca atteggiata a zittire: schhhh! - Inoltre zero inizia proprio per z: zzzzzzero!

Regole aggiuntive da tener presente sono:

- Nella conversione non considerate le vocali perché non corrispondono a nessuna cifra
- Ogni consonante doppia va considerata come un suono unico
- Tenete conto solo del suono che la lettera produce, MAI della lettera di per sé (non ci stancheremo mai di ripeterlo)
- Al 5 è abbinato il suono liquido gl così come viene pronunciato in aglio, ma se vi trovaste di fronte alla parola glauco la g e la l sarebbero due suoni distinti e come tali devono essere considerati ai fini della conversione fonetica (Nota 2).
- Se voleste usare la parola phon per memorizzare 9 avreste sbagliato perché il suono corrisponde ad f cioè 8.
- Non sbaglierete la conversione fonetica nemmeno con i vocaboli stranieri se vi concentrerete solo sul suono delle parole.
- Ultima considerazione è che non è necessario che due consonanti siano separate da una vocale per dare 2 numeri: Ratto ed arto rappresentano entrambi 41


Una volta apprese le associazioni memorizzare i numeri, anche lunghissimi, diventerà semplice e divertente!


Con la mnemotecnica della conversione fonetica potrete memorizzare numeri di lunghezza impressionante e memorizzare sequenze alfanumeriche (combinando la conversione fonetica con lo schedario alfabetico), come una targa o il codice fiscale, con estrema semplicità!


Di seguito riportiamo alcuni esempi di conversione per rendere più chiara la tecnica:

- 426421 lo potreste agevolmente ricordare con la parola rinoceronte
- 41 lo potreste memorizzare sia con radio che con ratto che con arto, ecc
- risotto non lo dovete riconvertire in 4011, ma in 401 perché le doppie vanno considerate come un suono unico.

Buon lavoro!


NOTE

Nota 1: Lo schedario mentale è la principale tra le mnemotecniche a casellario, cioè quelle mnemotecniche in cui abbiamo già creato una lista di immagini a cui, in seguito, assoceremo le informazioni da memorizzare.

Nota 2: In pratica con aglio avreste memorizzato il numero 5 e con glauco il 757.

Nessun commento:

Posta un commento